martedì 12 ottobre 2010

I segreti delle acque miracolose

L’acqua è uno dei simboli religiosi più importanti ed è un elemento che si trova nei riti di tutte le fedi. Nella liturgia cristiana, è utilizzata nel sacramento del battesimo e nei rituali di abluzioni, benedizioni e purificazioni. Si pensi all’acqua del Mar Rosso che diede la libertà agli ebrei schiavi in Egitto. Oppure a Gesù che venne battezzato nell’acqua del Giordano, e che dopo quel battesimo iniziò la sua missione. Il suo primo miracolo pubblico ebbe a che fare proprio con l’acqua, trasformandola in vino durante un banchetto di nozze. E in seguito, mandò il cieco a lavarsi con l’acqua della fontana di Siloe per riacquistare la vista.
   Anche per altre religioni, l’acqua è elemento sacro. In India, in Giappone, in Indonesia, presso santuari scintoisti, buddisti e induisti vi è il culto dell’acqua benedetta. In India, l’acqua del fiume Gange, il grande fiume che nasce dall’Himalaya e sfocia nel golfo di Bengala, da tempi immemorabili ha fama di avere poteri spirituali. Decine di milioni di persone vanno in pellegrinaggio al Gange per bagnarsi e bere l’acqua del fiume. Spesso si tratta di malati, con piaghe infette e purulente, ma nessuno pare abbia ha mai contratto malattie dal contatto con l’acqua.
   L’acqua è protagonista di una delle realtà più note ed importanti per noi cristiani e cioè del Santuario della Madonna di Lourdes. Ogni giorno, una vera e propria folla di ammalati, provenienti da ogni parte del mondo, attende di potersi bagnare in una delle sedici piscine alimentate dalla sorgente che la Vergine stessa fece sgorgare dalla roccia durante una delle apparizioni a Bernadette Soubirous nel  febbraio 1858. Da allora, l’acqua di Lourdes ha fama di essere miracolosa. Si calcola che circa 100 milioni di ammalati abbiano cercato la salute in quelle acque benedette. Ed è impossibile sapere quanti siano guariti. Negli archivi del Santuario si conservano innumerevoli dichiarazioni scritte da persone  che affermano di aver ottenuto grazie prodigiose bagnandosi con quell’acqua. Ma anche in numerosissimi altri santuari mariani si trovano acqua che hanno fama di essere guaritrici e quindi è spontanea la curiosità di sapere se l’acqua di questi posti sia davvero “speciale”, se contenga davvero delle qualità fuori dal comune.
   Le autorità ecclesiastiche non hanno mai affrontato ufficialmente l’argomento. Si attengono alla storia, riferendo nelle loro relazioni i fatti accaduti, ma senza dare giudizi o valutazioni. In tempi recenti però, nell’ambiente scientifico si sono affermate nuove tecniche di ricerca. All’inizio erano rifiutate ma poco a poco sono state prese in considerazione e alcune anche accettate ufficialmente. E le acque di alcuni santuari, esaminate con queste nuove tecniche, hanno dato risultati stupefacenti, dimostrando di essere sul serio “speciali”, di avere dei poteri straordinari atti a portare oggettivi benefici ai chi ne fa uso.
   Una delle ricercatrici che da anni si dedica allo studio delle caratteristiche delle acque dei celebri santuari con tecniche innovative, è la biologa italiana Enza Ciccolo. Laureata all’Università di Pisa, ha fatto pratica di ricerca in vari Laboratori di Università italiane, e all’Istituto Mario Negri di Milano, per poi emigrare in Francia per seguire la scuola del famoso professor Paul Nogier, neurofisiologo di Lione, medico geniale che ha affrontato studi d’avanguardia su varie branche del sapere medico, facendole diventare prassi di diagnostica preventiva. Celebri le sue ricerche sull’auricoloterapia e sui benefici delle frequenze cromatiche della luce.
   <<Sono rimasta a Lione con il professor Nogier per sette anni>>, mi ha spiegato la dottoressa Ciccolo quando sono andato a trovarla nel suo studio di Milano. <<MI sono appassionata soprattutto alle sue tecniche e teorie riguardanti i benefici della luce sul nostro corpo. E in seguito, applicando queste teorie alle acque dei santuari, ho scoperto che esiste un rapporto molto stretto tra le reazioni benefiche che la luce apporta al nostro organismo e quelle prodotte dalle acque dei santuari mariani.
   <<Ogni organo del nostro corpo, ogni tessuto, ogni cellula, è influenzato dalle diverse frequenze della luce, che noi vediamo sottoforma di diversi colori. Sulla pelle abbiamo dei recettori sensibili a quelle frequenze e questi recettori, una volta captata la frequenza, la trasmettono ai vari organi vitali sotto forma di messaggio biochimico. Dobbiamo tenere presenti che le malattie sono prima di tutto “degli squilibri vibrazionali” e possono essere curate “ripristinando l’equilibrio” mediante le frequenze della luce. E’ possibile fare questo attraverso filtri colorati, come quelli che si usano per gli obiettivi fotografici. Si mettono sulla pelle, si illuminano, ed essi trasmettono al fisico la frequenza tipica del loro colore. E’ una prassi che si ispira a discipline mediche orientali, come l’agopuntura, e che per tanto tempo è stata, qui in Occidente, derisa. Ma oggi è ufficialmente accettata dal mondo medico,  grazie ai numerosi studi scientifici che hanno evidenziato l’influenza dei colori sul sistema nervoso, immunitario e metabolico. Ebbene, io ho voluto esaminare le acque di alcuni santuari mariani applicando le teorie della cromoterapia ed ho constatato che queste acque agiscono come i filtri colorati. Con la differenza che ognuna di esse contiene tutte le frequenze della luce, quindi tutti i benefici dei sette colori.
   <<La prima ricerca in questo senso è stata eseguita sull’acqua di Lourdes. Ricordo che andai al santuario e rimasi sconcertata nel vedere tutta quella gente che si immergeva nelle piscine. Era gente di tutti i tipi, chi con malattie, chi con piaghe sul corpo e io mi chiesi: chissà quanti batteri deve contenere quell’acqua? Decisi di analizzarla. Ne portai un campione nel mio laboratorio e vidi che era piena di organismi patogeni, ma che questi erano diventati innocui, non erano più aggressivi. Facendo un esame spettroscopico, constatai che in quell’acqua erano presenti tutte le frequenze della luce, cosa che di norma non si riscontra mai. Ed erano proprio quelle frequenze perfette, straordinarie, potenti, che impedivano ai germi patogeni di agire, di nuocere. Era come se avessero perduto la “necessità” di essere aggressivi. Ecco perché i malati possono immergersi in quell’acqua senza pericolo di un contagio.
   <<Dopo Lourdes, ho esaminato le acque della fonte di Montichiari, cittadina che si trova tra Mantova e Brescia. Lì, in una località chiamata Fontanelle, la Madonna apparve nel 1966 a Pierina Gilli. La Vergine benedisse le acque sorgive di quella zona. Si può leggere tuttora una targa che dice: “Qui il 17 aprile 1966, la Madonna, Rosa Mistica, si degnò posare i suoi piedi e, chinandosi, toccò con le sue mani l’acqua della fonte”. Ogni giorno c’è gente che viene perfino dall’estero a prendere quell’acqua. E tutti dicono di averne benefici straordinari. Anche le acque dalla fonte di Montichiari posseggono tutte le frequenze di luce, come quelle di Lourdes.
   <<Ho fatto ricerche pure al santuario di San Damiano, località che si trova vicino a Piacenza. Le apparizioni della Madonna iniziarono nel 1964 a una signora conosciuta col nome di mamma Rosa. Ad un certo momento, su indicazione della veggente, nel luogo dove avvenivano le apparizioni scaturì una sorgente che si rivelò subito “miracolosa”. A San Damiano arrivano ogni giorno pellegrini da ogni parte, e tutti corrono a bere quell’acqua. Ai nostri esami essa è risultata straordinaria. E’ un’acqua che agisce prevalentemente sulla corteccia cerebrale, cioè sulla parte più importante del nostro cervello, quella che presiede alla creatività all’intelligenza, all’immaginazione. E’ acqua che calma, che tranquillizza, libera dagli stati d’ansia. Viene detta anche “acqua del sonno”, perché favorisce un  sereno riposo notturno.
   <<Infine sono stata anche a Medjugorje, dove la Madonna appare tutti i giorni dal 1981. Lì non ci sono sorgenti o fonti miracolose e allora ho voluto fare un esperimento particolare e curioso. Con le ricerche già effettuate, mi ero convinta che, nel corso di un’apparizione della Madonna si sprigionasse una tale energia capace di modificare la natura energetica delle acque. E ho voluto vedere se questa intuizione avesse un fondamento. Sono andata a Medjugorje ed ho ottenuto il permesso di mettere alcuni recipienti pieni di acqua normale nel luogo dove avvengono le apparizioni. In seguito, ho esaminato l’acqua dei recipienti constatando che aveva acquistato tutte le caratteristiche di quella degli altri santuari mariani. Nel corso della visione perciò, l’acqua era stata trasformata, era stata “formattata” per usare un termine legato al computer. In seguito a quell’esperimento, ho avuto la possibilità di conoscere altre ricerche scientifiche compiute a Medjugorje da uno studioso americano. Si tratta del dottor Bouguslaw Lipinski di Newton, negli Stati Uniti. Convinto anche lui che al momento dell’apparizione della Madonna dovevano avvenire dei cambiamenti straordinari nell’atmosfera, ha voluto fare delle ricerche sull’aria della stanza delle apparizioni. Si è servito di uno strumento, l’“elettroscopio” creato originariamente per evidenziare radiazioni di origine nucleare. L’unità di misura dell’“elettroscopio” è il “milliRad per ora” (mR/hr). In genere, in un ambiente normale si possono trovare valori che vanno dallo 0 a 15 mR/hr. A Medjugorje, durante l’apparizione della Madonna, l’“elettroscopio” ha registrato invece valori altissimi: 100.000 mR/hr. Se quella energia fosse stata di tipo nucleare, le persone presenti sarebbero morte tutte.  Invece, era energia benefica. Il professore Lipinski l’ha chiamata “energia spirituale”. Le sue ricerche venivano così a confermare le mie. Quell’energia, di cui non sappiamo la natura né l’origine, è certamente quella che ionizza le molecole dell’aria e anche quelle dell’acqua>>.
   Volendo scrivere di ricerche sulle acqua considerate miracolose, ho avuto anche la fortuna di conoscere il dottor Masaru Emoto, medico e ricercatore scientifico giapponese, autore di uno studio davvero eccezionale, sempre legato all’acqua.
   Nato a Yokohama nel luglio 1943, Masaru Emoto, dopo aver lavorato per alcune società giapponesi come ricercatore nel campo delle medicine alternative, ora è a capo di un Istituto di ricerca da lui fondato dove, con altri scienziati giapponesi e americani porta avanti i propri esperimenti sull’acqua. Ha pubblicato alcuni libri che sono stati un grande successo in tutto il mondo. Ed ha compiuto singolari esperimenti nel mondo religioso.
   Il dottor Emoto ha messo a punto una particolare macchina in grado di fotografare i cristalli dell’acqua ghiacciata. Ha così documentato che, nel processo di solidificazione dell’acqua, i cristalli prendono forme diverse a seconda delle varie proprietà che l’acqua possiede e anche a seconda delle emozioni che essa percepisce “interagendo” con l’uomo e con l’ambiente.
   <<L’acqua risente dei pensieri positivi che le vengono inviati dalla persone presenti>>, mi ha spiegato durante il nostro incontro. <<Ho constato che l’acqua è soprattutto sensibile alle preghiere. In Giappone ho fatto degli esperimenti con risultati sbalorditivi. Nell’ottobre del 1997 ho condotto un esperimento sull’acqua del bacino di Fujiwara a Minatami-cho, nella prefettura di Gunma. Quel giorno l’acqua del laghetto era inquieta, turbolenta. Abbiamo prelevato subito un campione, per congelarlo e osservare poi i cristalli. Intanto il reverendo Kato Hoki, priore del tempio di Jyhouin, nella città di Omiya, cominciò a pregare stando sul bordo del bacino e dopo un’ora di preghiera l’acqua appariva più calma e anche più limpida. Prelevammo un nuovo campione, per congelarlo e osservarlo al microscopio. I cristalli dell’acqua prelevata prima della preghiera erano bruni, contorti, pieni di buchi e di separazioni; quelli dell’acqua prelevata dopo la preghiera erano bellissimi, pieni di equilibrio, con complicate forme geometriche.
   <<Il l 25 luglio del 1999 ho fatto un esperimento simile presso il lago Biwa. Questo lago, che si trova nella provincia di Shiga, è il più vasto del Giappone ed è anche un terribile esempio di inquinamento. Ogni estate la superficie del lago si ricopre di una strana specie di pianta acquatica, chiamata alga “kokanda”, che imputridisce e diffonde in tutta la zona un fetore quasi insopportabile. Quel  25 luglio, alle quattro e mezzo del mattino, ci siamo riuniti in 350 per pregare sulle sponde del lago. E il risultato è stato sorprendente. Quell’anno le alghe furono pochissime e il cattivo odore quasi inesistente. Del fatto parlarono i giornali. I cristalli dell’acqua del lago dopo la preghiera, erano bellissimi e continuarono ad esserlo per circa sei mesi.
   <<Io non sono cattolico, ma conoscendo la fama dell’acqua di Lourdes, ho voluto sottoporla alle mie ricerche. Ho fotografato i cristalli dell’acqua di Lourdes ghiacciata e quello che ho ottenuto è meraviglioso. Il cristallo di quell’acqua  ha una forma singolare, armonica, che dà una sensazione di gloria mistica. Nella nostra cultura giapponese usiamo la parola “hado” per intendere le vibrazioni di una energia estremamente sottile. Ebbene, l’acqua di Lourdes ha uno straordinario “hado” d’amore, capace di trasmutare l’odio in amore>>.

Roberto Allegri

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